AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI: LA GUIDA INAIL 2024

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI: LA GUIDA INAIL 2024

Guida INAIL 2024 sugli Agenti Cancerogeni e Mutageni: Sicurezza sul Lavoro

 

Il 20 marzo 2024, l’INAIL ha pubblicato la nuova guida “Agenti cancerogeni e mutageni – Lavorare sicuri”, aggiornando la precedente versione del 2015. Questo opuscolo rappresenta uno strumento essenziale per la gestione e l’utilizzo degli agenti cancerogeni e/o mutageni nei luoghi di lavoro, fornendo indicazioni fondamentali per la sicurezza dei lavoratori.

Gli agenti cancerogeni e mutageni

 

Secondo l’art. 234 del D.Lgs. 81/2008, gli agenti cancerogeni sono:

  • Sostanze o miscele classificate come cancerogene di categoria 1A o 1B secondo l’Allegato I del Regolamento (CE) n. 1272/2008;
  • Sostanze, miscele o procedimenti menzionati nell’Allegato XLII del D.Lgs. 81/2008, comprese quelle liberate durante specifici processi industriali.

Gli agenti mutageni, invece, sono definiti come:

  • Sostanze o miscele classificate come mutagene di cellule germinali di categoria 1A o 1B, secondo l’Allegato I del Regolamento (CE) n. 1272/200

 

“Lavorare Sicuri” – La Nuova Edizione 2024 della Guida INAIL

 

La pubblicazione INAIL 2024 si concentra su misure di prevenzione e protezione per la sicurezza sul lavoro. Tra le strategie principali troviamo:

  • Sostituzione degli agenti pericolosi con alternative meno nocive;
  • Adozione di procedure operative sicure per la gestione dei rischi;
  • Utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e sistemi di ventilazione per ridurre l’esposizione a sostanze pericolose.

 

Un aspetto centrale del documento è il Capitolo 4, che raccoglie schede informative su sostanze potenzialmente cancerogene o mutagene. Queste informazioni rappresentano un supporto essenziale per datori di lavoro, RSPP e lavoratori, aiutandoli a riconoscere e gestire correttamente i rischi presenti nell’ambiente lavorativo.

 

Per saperne di più consultare il sito INAIL.

 

I NOSTRI SERVIZI

 

Carat Servizi offre assistenza specializzata per la valutazione del rischio chimico, cancerogeno/mutageno e amianto, comprensiva di monitoraggi ambientali per la rilevazione di agenti chimici aerodispersi.

Per informazioni e consulenze, contattaci ai seguenti recapiti:

Tel: 0423-715.927
📧 Email: info@caratservizi.it

STRESS TERMICO DA AMBIENTI SEVERI CALDI E MODERATI CALDI. INDAGINE MICRCOCLIMATICA NEI LUOGHI DI LAVORO.

Valutazione del Rischio Microclimatico nei Luoghi di Lavoro: Obblighi e Soluzioni

 

Il D.Lgs. 81/08 impone al datore di lavoro la valutazione del rischio microclimatico nei luoghi di lavoro.

Con l’arrivo dell’estate e le temperature da record, aumentano i problemi legati al comfort termico, che possono ridurre la produttività e aumentare il rischio di infortuni e problemi di salute.

 

Importanza della Valutazione del rischio microclimatico nei luoghi di lavoro

Nei luoghi di lavoro con condizioni ambientali estreme, proteggere la salute dei lavoratori è essenziale.

Questo può avvenire mediante la modifica del ciclo produttivo o l’implementazione di sistemi di protezione collettiva e individuale. Anche negli uffici e ambienti non industriali, il controllo del comfort termico è fondamentale, considerando fattori come areazione, temperatura e umidità.

 

Cos’è il Microclima lavorativo?

Il microclima si riferisce ai parametri fisici che determinano il benessere termico nei luoghi di lavoro. I principali fattori che influenzano il microclima includono:

  • Temperatura dell’aria;
  • Umidità relativa;
  • Temperatura media radiante;
  • Velocità dell’aria.

 

Questi parametri possono variare in base a:

  • Ciclo produttivo (es. lavorazioni ad alte o basse temperature);
  • Caratteristiche ambientali (es. lavori in sotterraneo o in quota);
  • Struttura dei luoghi di lavoro (es. materiali con diverse proprietà termiche);
  • Impianti di climatizzazione e ventilazione.

 

Rischi per la Salute nei Luoghi di Lavoro

Le condizioni microclimatiche estreme possono avere effetti negativi sulla salute dei lavoratori. Negli ambienti severi caldi, il sistema di termoregolazione del corpo può essere compromesso, causando problemi come:

  • Colpo di calore: aumento eccessivo della temperatura corporea con rischio di danni agli organi;
  • Crampi da calore: perdita di sali minerali dovuta alla sudorazione eccessiva;
  • Disidratazione: perdita di liquidi senza adeguato reintegro;
  • Esaurimento da calore: collasso circolatorio che può portare a svenimenti.

 

Soluzioni e Conformità Normativa

Per ridurre il rischio microclimatico nei luoghi di lavoro, è fondamentale adottare misure tecniche e organizzative.

Carat Servizi esegue analisi del microclima lavorativo basate sulle normative di riferimento, tra cui:

  • UNI EN ISO 7243 – Valutazione dello stress da calore mediante indice WBGT;
  • UNI EN ISO 7933 – Determinazione dello stress termico da calore;
  • UNI EN ISO 7730 – Determinazione del benessere termico.

 

Contatti per Assistenza

Per una valutazione approfondita e soluzioni mirate, contatta Carat Servizi:

 

Conclusione

Il monitoraggio del microclima lavorativo è essenziale per garantire ambienti di lavoro sicuri e conformi alla normativa vigente.

Grazie a strumentazioni avanzate e competenze specializzate, Carat Servizi offre soluzioni efficaci per migliorare il comfort termico e la produttività nei luoghi di lavoro.

IL RISCHIO LEGIONELLA

Legionella: Rischi, Sintomi e Obblighi del Datore di Lavoro

Cos’è la Legionella?

La legionellosi, o Malattia del Legionario, è un’infezione respiratoria causata dal batterio Legionella pneumophila.

Il nome deriva da un’epidemia verificatasi nel 1976 tra i partecipanti a un raduno della Legione Americana a Philadelphia, dove 34 persone persero la vita a causa della contaminazione del sistema di aria condizionata dell’hotel.

 

 

Dove si trova la Legionella?

Il batterio Legionella esiste in oltre 60 specie e si trova negli ambienti acquatici naturali e artificiali, tra cui:

  • Acque sorgive e termali
  • Fiumi e laghi
  • Condotte cittadine e impianti idrici di edifici (serbatoi, tubature, fontane, piscine)

Questi ambienti possono amplificare e diffondere il microrganismo, creando un rischio per la salute pubblica.

 

Come si trasmette la Legionella?

L’infezione avviene per via respiratoria, tramite inalazione di aerosol contaminato proveniente da:

  • Impianti di climatizzazione e umidificatori
  • Torri di raffreddamento e condensatori evaporativi
  • Impianti idrico-sanitari e piscine

Le particelle d’acqua con diametro inferiore a 5µ sono le più pericolose, poiché riescono a raggiungere le basse vie respiratorie.

 

Sintomi della Legionellosi

Dopo un periodo di incubazione di 2-10 giorni, la legionellosi si manifesta con:

  • Febbre alta
  • Dolori muscolari
  • Mal di testa
  • Tosse
  • Polmonite (potenzialmente fatale nei casi più gravi)

 

Prevenzione e controllo della Legionella negli impianti

La prevenzione si basa su:

  • Progettazione sicura degli impianti che riscaldano o nebulizzano l’acqua
  • Manutenzione e disinfezione periodica per prevenire la proliferazione del batterio

 

Impianti a rischio includono:

  • Sistemi idro-sanitari
  • Impianti di climatizzazione ad acqua
  • Torri evaporative e piscine
  • Vasche idromassaggio

Obblighi del Datore di Lavoro

Secondo il D.Lgs. 81/2008 e le Linee Guida per la Prevenzione della Legionellosi (Conferenza Stato-Regioni, 2015), il Datore di Lavoro deve:

  • Valutare il rischio legionellosi
  • Implementare un protocollo di controllo

 

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LEGIONELLA E COVID-19

Per effetto dei diversi provvedimenti normativi recanti misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 si è avuta una sospensione o una drastica riduzione nella frequenza e nella gestione di molti edifici o parti di essi, quali, tra l’altro, luoghi di lavoro, scuole, università, strutture per l’infanzia, istituti scolastici, alberghi ed edifici con alloggio, attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, mense), centri sportivi e commerciali, strutture turistico-recettive, ricreative ed espositive.

La chiusura di edifici o parti di essi, il loro uso limitato o l’adeguamento/costruzione di edifici per ospitare malati o contatti di casi in quarantena conseguente alla pandemia COVID-19, se non gestita in modo adeguato, può aumentare il rischio di crescita di Legionella negli impianti idrici e nei dispositivi associati. Alcuni autori hanno evidenziato che il 20% dei pazienti COVID-19 avevano presumibilmente contratto una co-infezione da Legionella pneumophila avendo un titolo di anticorpi specifici IgM anti-Legionella positivo.

L’Istituito Superiore di Sanità ha pubblicato la Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive, e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzati durante la pandemia COVID-19.

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del 29 Settembre 2021.

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