PFAS: Contaminazione Italia, Effetti sulla Salute e il Caso Veneto
Le sostanze organiche altamente fluorurate, conosciute come composti poli e perfluorurati (PFAS), rappresentano un vasto gruppo di sostanze chimiche.
Tra i più noti vi sono l’acido perfluoroottanoico (PFOA) e l’acido perfluoroottansolfonico (PFOS).
Questi composti, caratterizzati da una struttura chimica che li rende impermeabili all’acqua e ai grassi, trovano impiego in numerosi settori industriali per migliorare la resistenza e l’idrorepellenza di tessuti, tappeti, pellami, rivestimenti alimentari e strumenti tecnologici come il Teflon e il Goretex.
Contaminazione Ambientale
La produzione, l’uso e lo smaltimento dei prodotti contenenti PFAS contribuiscono alla contaminazione di aria, suolo e acqua, entrando nella catena alimentare attraverso l’ingestione di acqua potabile e cibi contaminati.
Le principali fonti di esposizione per l’uomo includono alimenti coltivati o provenienti da bestiame allevato e pesce pescato in aree inquinate.
PFAS contaminazione Italia: Effetti sulla Salute
Gli studi condotti nell’ambito del C8 Health Project negli Stati Uniti hanno evidenziato un’associazione tra l’esposizione a PFOA e patologie come:
- Ipercolesterolemia
- Ipertensione in gravidanza e pre-eclampsia
- Malattie della tiroide e alterazioni ormonali
- Colite ulcerosa
- Tumore del rene e del testicolo
Tuttavia, non esistono ancora evidenze definitive che dimostrino un rapporto causa-effetto diretto.
Il Caso Veneto inquinamento da PFAS
Nel 2013, uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Ministero dell’Ambiente ha rilevato la presenza di PFAS nelle acque sotterranee, superficiali e potabili in diverse zone d’Italia.
La regione Veneto, in particolare nelle province di Vicenza, Padova e Verona, è stata identificata come un’area ad alto rischio di contaminazione, con la Miteni di Trissino come principale fonte sospettata di inquinamento.
Di fronte all’emergenza, l’Istituto Superiore di Sanità ha raccomandato l’installazione di filtri a carboni attivi nelle aree interessate e un controllo più severo delle risorse idriche.
Dal 2013, la Regione Veneto ha adottato provvedimenti per ridurre i rischi, tra cui il Piano di Sorveglianza sulla Popolazione Esposta ai PFAS, che suddivide le zone contaminate in quattro categorie: Area Rossa, Arancione, Gialla e Verde.
Il caso ha recentemente attirato l’attenzione pubblica a seguito della pubblicazione dello studio “Sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) negli alimenti dell’area rossa del Veneto”, che ha evidenziato una diffusione della contaminazione più ampia del previsto.
Inoltre, nel dicembre 2021, l’ONU ha avviato un’indagine sulla gestione dell’inquinamento e sulla trasparenza informativa da parte delle istituzioni.
Azioni Legali e Responsabilità
I dirigenti delle aziende coinvolte sono accusati di avvelenamento delle acque, disastro ambientale, gestione illecita di rifiuti e reati fallimentari.
Le indagini ambientali ufficiali sono disponibili sul sito dell’ARPA Veneto.
Servizi di Analisi e Monitoraggio
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