Aggiornamento sui dati INAIL relativi alle malattie professionali in Italia nel 2024 (rilevazione al 31/12/2024). Il presente articolo fornisce un quadro sintetico ma approfondito sull’andamento delle denunce di malattie professionali (MP), sulle principali patologie riconosciute e sui fattori di rischio occupazionali più diffusi, sulla base delle pubblicazioni ufficiali INAIL.
1. Malattie professionali INAIL 2024 – Dati
Secondo quanto riportato dal bollettino INAIL “Dati INAIL – n. 1/Gennaio 2025”, il numero totale di denunce di malattia professionale nel 2024 ha raggiunto quota 88.499, con un incremento del +21,6% rispetto al 2023 (72.754 denunce).
Patologie professionali più frequenti nel 2024
Gruppo di patologie (classificazione INAIL) | Casi 2024 | Percentuale sui casi determinati |
---|---|---|
Sistema osteomuscolare e tessuto connettivo | 57.744 | 74,7% |
Sistema nervoso | 9.283 | 12,0% |
Orecchio e apofisi mastoide | 4.989 | 6,5% |
Fonte: INAIL, “Dati INAIL – n. 1/Gennaio 2025” (dato provvisorio al 31/12/2024)
2. Tendenze e Interpretazioni dei Dati relativi a malattie professionali INAIL 2024
L’aumento delle denunce nel 2024 conferma il trend di ripresa post-pandemica già osservato nel 2023. Le patologie muscolo-scheletriche si confermano nettamente prevalenti tra le malattie professionali denunciate. Seguono le neuropatie periferiche da sovraccarico funzionale (es. sindrome del tunnel carpale) e le ipoacusie da esposizione a rumore.
3. Principali Fattori di Rischio Professionale relative a malattie professionali INAIL 2024
INAIL collega le principali categorie di patologie professionali a specifici fattori di rischio lavorativi. Ecco una sintesi delle correlazioni più rilevanti:
a) Patologie muscolo-scheletriche
- Fattori di rischio: Sovraccarico biomeccanico (movimentazione manuale di carichi o persone, posture incongrue, movimenti ripetuti), carenze nell’ergonomia del lavoro.
b) Patologie del sistema nervoso (es. tunnel carpale)
- Fattori di rischio: Movimenti ripetitivi del polso e della mano, posture fisse e prolungate, vibrazioni trasmesse mano-braccio, utilizzo intensivo di utensili manuali.
c) Ipoacusia da rumore (orecchio/apofisi mastoide)
- Fattori di rischio: Esposizione a rumore occupazionale elevato e/o prolungato; inefficace utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) uditivi.
d) Patologie respiratorie
- Fattori di rischio: Esposizione a polveri, fibre (es. amianto, silice cristallina), bioaerosol, fumi e sostanze chimiche irritanti o sensibilizzanti.
e) Neoplasie di origine professionale
- Fattori di rischio: Pregresse esposizioni a sostanze cancerogene quali amianto (mesotelioma), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), cromo, nichel, benzene e altre sostanze classificate.
Nota metodologica: L’associazione tra patologie e fattori di rischio segue la classificazione adottata nei piani e documenti INAIL (Piano triennale prevenzione 2025–2027, report tecnici, monografie). Le valutazioni specifiche devono essere sempre condotte a livello aziendale.
4. Malattie professionali INAIL 2024 – Servizi di Supporto alla Gestione del Rischio e Denunce INAIL
Carat Servizi dispone di un team multidisciplinare specializzato nell’analisi dei rischi professionali fisici, chimici e biologici, con competenze consolidate in:
- Valutazione dei rischi specifici: rumore, movimentazione manuale (metodo NIOSH), spinta-traino (Snook-Ciriello), movimenti ripetitivi (OCRA), contatto cutaneo e inalazione agenti chimici.
- Individuazione di soluzioni correttive: tecniche e organizzative per la riduzione degli indici di rischio.
- Supporto alla documentazione INAIL: redazione dei documenti richiesti in caso di denuncia di malattia professionale.
- Formazione specifica: corsi per la riduzione del rischio, tra cui la corretta movimentazione dei carichi e l’adozione di posture adeguate.
Conclusioni
Il bilancio 2024 evidenzia una crescita significativa delle malattie professionali in Italia, con una netta prevalenza di patologie legate a sovraccarichi biomeccanici e esposizione a rischi fisici e chimici. La prevenzione, basata su una valutazione approfondita dei rischi e una formazione continua, resta lo strumento principale per la tutela della salute dei lavoratori.
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