SCARTI DI LEGNO LAMELLARE E X-LAM: FIRMATO IL DECRETO PER L’UTILIZZO COME COMBUSTIBILI

È stato firmato il decreto che inserisce i “residui di legno derivanti da lavorazioni di tavole di legno incollato, pannelli di tavole incollate a strati incrociati, legno per falegnameria come definito dalla norma UNI EN 942” nell’elenco delle biomasse ad uso combustibile alla Sez. 4, Parte II dell’Allegato X alla Parte V del D. Lgs. n. 152/2006.

Come annunciato dal viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica, si è finalmente tenuto conto dell’esigenza, espressa da enti pubblici ed operatori privati, “di utilizzare i residui provenienti da processi di lavorazione del legno trattati con colle, a fini energetici”.

Caratteristiche e condizioni scarti di legno combustibili

Il nuovo regolamento individua le caratteristiche e le condizioni da rispettare per l’utilizzo come combustibili, in particolare:

  • il legno vergine e i residui di legno non devono aver subito, oltre all’incollatura, trattamenti diversi da quelli meccanici, lavaggio con acqua ed essiccazione;
  • i prodotti utilizzati come induritori non devono contenere metalli pesanti o composti alogenati;
  • devono essere rispettati determinati limiti di concentrazione per una serie di sostanze pericolose;
  • l’utilizzo come combustibile è ammesso esclusivamente nello stabilimento in cui i residui di legno sono stati prodotti;
  • gli impianti termici devono presentare specifiche caratteristiche di efficienza ed essere dotate di taluni dispositivi di regolazione.

ATTENZIONE: Per la verifica puntuale degli adempimenti e per la completa attuazione si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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